Elly Schlein del PD sostiene Schmit per la presidenza della Commissione Europea e affronta temi caldi della politica interna ed europea.
In un incontro con la stampa estera, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), ha chiarito la posizione del partito sulla candidatura alla presidenza della Commissione Europea: “Il Pse sostiene con grande convinzione Nicolas Schmit… Ciò non toglie la stima che abbiamo per Mario Draghi, ma noi abbiamo un solo candidato che è Nicolas Schmit“. Queste parole rafforzano l’impegno del PD a lottare non solo contro la destra ma anche contro l’astensionismo in vista delle prossime elezioni europee. Come riportato da italiaoggi.it
La scelta di Schlein
“In un anno dalle primarie abbiamo rialzato la testa, siamo tornati al 20%, iscritti a +10%“. Con queste parole, Schlein sottolinea il rinnovato vigore del PD, pronto a confermarsi come forza di opposizione principale, contrastando le prospettive di divisione interna e puntando a un’ampia mobilitazione elettorale.
Critiche alla leadership di Meloni
Schlein non risparmia critiche verso la premier Giorgia Meloni, descritta come una “sedicente patriota che spacca l’Italia in due“. In particolare, attacca le politiche di autonomia differenziata e la progettata riforma costituzionale: “Da un lato spacca il Paese in due e dall’altro vuole modificare la Costituzione con il premierato“.
Sulla questione migratoria, Schlein è categorica: “Il PD non accetterà più alcun tipo di sostegno alla guardia costiera libica che viola i diritti umani fondamentali“. Questo annuncio segna un netto distacco dalle politiche precedenti, riaffermando l’impegno del partito verso la protezione dei diritti umani.
Con queste posizioni chiare e decise, Elly Schlein non solo conferma il supporto a Nicolas Schmit per un’Europa più unita e democratica, ma imposta anche il Partito Democratico su una traiettoria di crescita e rinnovamento interno. La strada verso le elezioni europee è marcata da un impegno per incrementare la partecipazione elettorale e contrastare le forze politiche che minacciano i principi di equità e integrità in Italia e oltre. Ma forse nei confronti di Mario Draghi resta comunque un tradimento.